Pensiero del giorno 23 marzo 2020
La croce è via del cielo. Per la croce si va a Gesù: nella croce l’anima trova la pienezza della vita e il punto di congiungimento tra lei e Dio.
(Venerabile Carmela Prestigiacomo)
La croce è via del cielo. Per la croce si va a Gesù: nella croce l’anima trova la pienezza della vita e il punto di congiungimento tra lei e Dio.
(Venerabile Carmela Prestigiacomo)
G/. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
T/. Amen.
Canto iniziale
Preghiera iniziale
O Maria, la luce della tua fede
diradi le tenebre del mio spirito;
la tua profonda umiltà si sostituisca al mio orgoglio;
la tua sublime contemplazione ponga freno
alle mie distrazioni;
la tua vista ininterrotta di Dio
riempia la mia mente della sua presenza;
l’incendi di carità del tuo cuore
dilati e infiammi il mio, così tiepido e freddo;
le tue virtù prendano il posto dei miei peccati;
i tuoi meriti siano il mio ornamento presso il Signore.
Infine, carissima e diletta Madre, fa, se è possibile,
che io non abbia altro spirito che il tuo
per conoscere Gesù Cristo e i suoi voleri;
che io non abbia altra anima che la tua
per lodare e glorificare il Signore;
che io non abbia altro cuore che il tuo
per amare Dio con puro e ardente amore come te.
Amen[1].
G/. A causa di Eva si chiuse la porta del cielo;
T/. si riapre a noi per Maria, Madre del Signore.
1° Lett.: Dal libro della Genesi (3,15).
Allora il Signore Dio disse al serpente:
“Io porrò inimicizia tra te e la donna,
tra la tua stirpe
e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno”.
Pausa di riflessione
Responsorio breve
G/. Il Signore ti ha scelta *e ti ha prediletta.
T/. Il Signore ti ha scelta e ti ha prediletta.
G. Nella sua tenda ti ha fatto abitare,
T/. e ti ha prediletta.
G/. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
T/. Il Signore ti ha scelta e ti ha prediletta.
2° Lett.: Dagli Scritti di Madre Carmela
Nel 1885 e precisamente la notte che precede la festa della maternità di Maria, stando, secondo il mio solito, in orazione e contemplando la grandezza alla quale fu sublimata la Vergine Santissima nell’essere stata scelta a Madre di Dio, godeva molto in mirare l’altissima dignità a cui fu da Dio sollevata e il mio intelletto mirabilmente spaziava nella contemplazione di si alto e sovrumano mistero.[2].
Pausa di riflessione
G/. Preghiamo:
O Dio Padre buono, che in Maria, primogenita della redenzione, ci hai dato una Madre di immensa tenerezza, apri i nostri cuori alla gioia dello Spirito, e fa’ che a imitazione della Vergine impariamo a magnificarti per l’opera stupenda compiuta nel Cristo tuo Figlio. Egli è Dio, e vive e regna con te nei secoli dei secoli. Amen.
Canto finale
[1] San Luigi M. Grignon di Monfort.
[2] Vol. I, pp. 104-105, Relazione spirituale a Don Emmanuele Calì, 1895.
Coraggio, animo risoluto e avanti sempre nella via di Dio, senza voltarci a rimirare indietro. Il passato è passato, non ci resta che il presente e l’avvenire.
(Venerabile Carmela Prestigiacomo)
sia l’unico nostro amore,
la nostra vita,
il nostro tutto!
(Venerabile Carmela Prestigiacomo)
La pace di Dio, quella pace dolce e soave, che Gesù stesso venne a portare sulla terra agli uomini di buona volontà, sia per lei quel balsamo salutare e divino che risani tutte le ferite del suo cuore.
(Venerabile Carmela Prestigiacomo)
Egli mi fece vedere come S. Giuseppe, chiamato da Dio stesso, perché era l’uomo giusto e intemerato, ad essere custode e testimone dei segreti dell’Altissimo, che compir si doveano in Maria, fu anche da Dio provato nella sua fedeltà.
(Venerable Carmela Prestigiacomo)
Introduzione:
Vogliamo concludere questi tre giorni di preghiera e riflessione sulla figura di Giuseppe mettendo in rilievo il suo ruolo di patrono e custode della Chiesa universale e, del nostro Istituto; a lui affidiamo la nostra Famiglia religiosa, ciascuna di noi e le nostre vocazioni.
Preghiera iniziale
G/. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
T/. Amen.
G/.Adoriamo Cristo, Figlio di Dio.
T/.Che volle essere chiamato figlio di Giuseppe.
G/. Adoriamo Gesù, salvatore nostro.
T/. La cui Madre, Maria, fu sposa di Giuseppe.
G/. La sapienza di Dio ricompensa la fatica dei giusti.
T/. E accompagna sempre coloro che sperano in Lui.
Salmo 84:Un giorno nei tuoi atri vale più di mille altrove
(Pregato o cantato)
2Quanto sono amabili le tue dimore,
Signore degli eserciti!
3L’anima mia languisce
e brama gli atri del Signore.
Il mio cuore e la mia carne
esultano nel Dio vivente.
4Anche il passero trova la casa,
la rondine il nido,
dove porre i suoi piccoli,
presso i tuoi altari,
Signore degli eserciti, mio re e mio Dio.
5Beato chi abita la tua casa:
sempre canta le tue lodi!
6Beato chi trova in te la sua forza
e decide nel suo cuore il santo viaggio.
7Passando per la valle del pianto
la cambia in una sorgente,
anche la prima pioggia
l’ammanta di benedizioni.
8Cresce lungo il cammino il suo vigore,
finché compare davanti a Dio in Sion.
9Signore, Dio degli eserciti, ascolta la mia preghiera,
porgi l’orecchio, Dio di Giacobbe.
10Vedi, Dio, nostro scudo,
guarda il volto del tuo consacrato.
11Per me un giorno nei tuoi atri
è più che mille altrove,
stare sulla soglia della casa del mio Dio
è meglio che abitare nelle tende degli empi.
12Poiché sole e scudo è il Signore Dio;
il Signore concede grazia e gloria,
non rifiuta il bene
a chi cammina con rettitudine.
13Signore degli eserciti,
beato l’uomo che in te confida.
1° Lett.: Dall’Esortazione Apostolica Redemptoris Custos
Chiamato ad essere il Custode del Redentore, «Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa” (Mt 1,24). Ispirandosi al Vangelo, i Padri della Chiesa fin dai primi secoli hanno sottolineato che san Giuseppe, come ebbe amorevolmente cura di Maria e si dedicò con gioioso impegno all’educazione di Gesù Cristo, così custodisce e protegge il suo mistico corpo, la Chiesa, di cui la Vergine santa è figura e modello.
Con gioia compio questo dovere pastorale, perché crescano in tutti la devozione al Patrono della Chiesa universale e l’amore al Redentore, che egli esemplarmente servì.
Ritengo, infatti, che il riconsiderare la partecipazione dello sposo di Maria al riguardo consentirà alla Chiesa, in cammino verso il futuro insieme con tutta l’umanità, di ritrovare continuamente la propria identità nell’ambito di tale disegno redentivo, che ha il suo fondamento nel mistero dell’Incarnazione.
Proprio in questo mistero, Giuseppe di Nazareth partecipò come nessun’altra persona umana, ad eccezione di Maria, la Madre del Verbo Incarnato. Egli vi partecipò insieme con lei, coinvolto nella realtà dello stesso evento salvifico, e fu depositario dello stesso amore, per la cui potenza l’eterno Padre «ci ha predestinati ad essere suoi figli adottivi per opera di Gesù Cristo» (Ef 1,5)[1].
Pausa di riflessione
Preghiera dialogata
G/. Perché ogni comunità cristiana, per intercessione di San Giuseppe, Sposo della Vergine Maria e patrono della Chiesa universale, senta la presenza del tuo Spirito che la precede e l’accompagna lungo il cammino,
T/. Radunaci nell’unità del tuo amore.
G/. Perché ciascuna di noi sia pronta a riconoscere la tua Volontà, nella piena coscienza che tu sei il Dio fedele e vegli sulle sorti del mondo attraverso le generazioni,
T/. Aiutaci a credere nella forza del tuo amore.
G/. Perché l’uomo che lavora, sull’esempio di San Giuseppe, riscopra la dignità della sua vocazione e promuova i valori della giustizia e della pace,
T/. Donagli la forza di credere e di sperare sempre in Te.
G/. Perché i papà e le mamme, con l’assidua meditazione della Parola di Dio e la preghiera comune, alimentino nei figli l’amore, e la famiglia diventi una vera “piccola Chiesa”.
T/. Concedi loro di vivere nell’unione e nell’amore.
G/. Per tutti i consacrati, specialmente per ognuna di noi, Suore del Sacro Cuore del Verbo Incarnato, perché per intercessione di San Giuseppe, ci impegniamo a cercare, attuare il progetto di Dio, per essere testimoni efficaci della centralità di Cristo, in un mondo che cammina nelle tenebre dell’egoismo e della superbia,
T/. Rendici testimoni del tuo amore in questo mondo.
G/. Preghiamo:
O Dio dei patriarchi e dei profeti, che in San Giuseppe hai dato alla tua Chiesa un segno della tua paternità, veglia sui tuoi figli, perché attraverso le gioie e le prove riconoscano sempre la tua volontà collaborando all’opera della redenzione. Per Cristo nostro Signore. Amen.
[1] San Giovanni Paolo II, Redemptoris Custos, § 1.
perché l’amor mio
regni e si stabilisca
in tutti i cuori.
(Venerabile Carmela Prestigiacomo)
Introduzione:
Chiediamo in questo secondo giorno di Triduo di essere sempre docili all’azione dello Spirito in noi per aderire sempre e comunque al Progetto di Dio in noi.
Preghiera iniziale
G/. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
T/. Amen.
G/.Adoriamo Cristo, Figlio di Dio.
T/.Che volle essere chiamato figlio di Giuseppe.
G/. Adoriamo Gesù, salvatore nostro.
T/. La cui Madre, Maria, fu sposa di Giuseppe.
G/. La sapienza di Dio ricompensa la fatica dei giusti.
T/. E accompagna sempre coloro che sperano in Lui.
Salmo 119: Nella tua volontà è la mia gioia
(Pregato o cantato)
1Beato l’uomo di integra condotta,
che cammina nella legge del Signore.
2Beato chi è fedele ai suoi insegnamenti
e lo cerca con tutto il cuore.
3Non commette ingiustizie,
cammina per le sue vie.
4Tu hai dato i tuoi precetti
perché siano osservati fedelmente.
5Siano diritte le mie vie,
nel custodire i tuoi decreti.
6Allora non dovrò arrossire
se avrò obbedito ai tuoi comandi.
7Ti loderò con cuore sincero
quando avrò appreso le tue giuste sentenze.
8Voglio osservare i tuoi decreti:
non abbandonarmi mai.
9Come potrà un giovane tenere pura la sua via?
Custodendo le tue parole.
10Con tutto il cuore ti cerco:
non farmi deviare dai tuoi precetti.
11Conservo nel cuore le tue parole
per non offenderti con il peccato.
12Benedetto sei tu, Signore;
mostrami il tuo volere.
13Con le mie labbra ho enumerato
tutti i giudizi della tua bocca.
14Nel seguire i tuoi ordini è la mia gioia
più che in ogni altro bene.
15Voglio meditare i tuoi comandamenti,
considerare le tue vie.
16Nella tua volontà è la mia gioia;
mai dimenticherò la tua parola.
1° Lett.: Dall’Esortazione Apostolica Redemptoris Custos
Sul lavoro di carpentiere nella casa di Nazareth si stende lo stesso clima di silenzio, che accompagna tutto quanto si riferisce alla figura di Giuseppe. È un silenzio, però, che svela in modo speciale il profilo interiore di questa figura. I Vangeli parlano esclusivamente di ciò che Giuseppe «fece»; tuttavia, consentono di riscoprire nelle sue «azioni», avvolte dal silenzio, un clima di profonda contemplazione. Giuseppe era in quotidiano contatto col mistero nascosto da secoli, che «prese dimora» sotto il tetto di casa sua. Questo spiega, ad esempio, perché santa Teresa di Gesù, la grande riformatrice del Carmelo contemplativo, si fece promotrice del rinnovamento del culto di San Giuseppe nella cristianità occidentale.
Il sacrificio totale, che Giuseppe fece di tutta la sua esistenza alle esigenze della venuta del Messia nella propria casa, trova la ragione adeguata nella «sua insondabile vita interiore, dalla quale vengono a lui ordini e conforti singolarissimi, e derivano a lui la logica e la forza propria delle anime semplici e limpide, delle grandi decisioni, come quella di mettere subito a disposizione dei disegni divini la sua libertà, la sua legittima vocazione umana, la sua felicità coniugale, accettando della famiglia la condizione, la responsabilità ed il peso, e rinunciando per un incomparabile virgineo amore al naturale amore coniugale che la sostituisce e alimenta.
Questa sottomissione a Dio, che è «prontezza di volontà”nel dedicarsi alle cose che riguardano il suo servizio, non è altro che l’esercizio della sua devozione, la quale costituisce una delle espressioni della virtù della religione[1].
Pausa di riflessione
Preghiera dialogata
G/. O Giuseppe, che hai saputo accettare con fiducia i piani di Dio e hai eseguito ogni suo volere,
T/. Aiutaci ad accettare con gioia la sua volontà.
G/. O Giuseppe, casto con Gesù casto, povero con Gesù povero, obbediente al Padre come Gesù fu obbediente,
T/. Ottienici la stessa fedeltà e purezza di cuore da cui sei stato animato.
G/. O Giuseppe, che nell’offerta totale di te stesso hai vissuto con Cristo e per Cristo una vita ispirata a grande fiducia verso il Padre,
T/. Ottienici la stessa fiducia e intimità che hai vissuto con Gesù.
G/. Giuseppe che hai accettato l’obbedienza al Padre con spirito di fede e ricevuto in dono lo stesso Figlio di Dio,
T/. Insegnaci ad avere un cuore aperto e contemplativo perché il nostro fare sia espressione illuminante della nostra obbedienza filiale al Progetto di Dio in noi.
G/. O Giuseppe, che con Maria, hai partecipato in modo singolare al Mistero dell’Incarnazione,
T/. Custodisci nei consacrati la grazia della vocazione e concedi loro il dono della perseveranza.
G/. Preghiamo:
O Signore, che ci hai rinnovati con il tuo dono, fa che sull’esempio di San Giuseppe, uomo giusto e fedele, camminiamo davanti a te nella via della santità e della giustizia. Per Cristo nostro Signore. Amen.
[1] San Giovanni Paolo II, §§ 25-26.
e pieno abbandono in Dio
e non dubiti che il Signore l’assisterà,
proteggerà e difenderà
in tutto e per tutto.
(Venerable Carmela Prestigiacomo)