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Novena in Onore al Sacro Cuore di Gesù

giugno 14th, 2020 Posted in Novene e Tridui

5° Giorno: Io sono il Pane della vita

scnovenaG/. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

T/. Amen.

Canto iniziale

Preghiera iniziale

Cristo, nostro unico mediatore,

Tu ci sei necessario per vivere in comunione con Dio Padre, per diventare con Te che sei suo Figlio unico e Signore nostro, suoi figli adottivi, per essere rigenerati nello Spirito Santo. Tu ci sei necessario, o solo vero Maestro delle verità recondite e indispensabili della vita, per conoscere il nostro essere e il nostro destino, e la via per seguirlo…

Tu ci sei necessario, o Cristo, o Signore, o Dio con noi, per imparare l’amore vero e per camminare nella gioia e nella forza della tua carità la nostra via faticosa, fino all’incontro finale con Te amato, con Te atteso, con Te benedetto nei secoli[1].

1° Lett.: Dal Vangelo secondo Giovanni (6,32b-35.51.53-57)

“In verità, in verità vi dico: non Mosè vi ha dato il pane dal cielo, ma il Padre mio vi dà il pane dal cielo, quello vero; 33il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo”.34Allora gli dissero: “Signore, dacci sempre questo pane”. 35Gesù rispose: “Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete…51Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo”.

53“In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita. 54Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. 55Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. 56Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui. 57Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me.

Canto

2° Lett.: Dagli Scritti di Madre Carmela

… Tutte le volte in cui Gesù viene nel mio cuore (nell’Eucaristia) io mi sento come invadere tutta di un fuoco tutto celeste e divino, il quale liquefacendomi, il mio cuore a guisa di cera si strugge e si consuma tutto in amore e per amore di Lui solamente. Più ancora sento talmente il suo Sangue divino circolare per le mie vene, e la sua Santissima Carne unirsi in tal modo alla mia, da formare con Lui una sola e medesima cosa.

Ora nell’atto che Gesù mi avvicinava al suo Cuore, con tutta la potenza dell’amor suo, trassemi a Sé,… dicendomi:… “La potenza dell’amore mio trae a Sé il tuo cuore e tutto lo unisce, lo trasforma nello stesso mio Cuore, in modo da formarne uno solo, una sola cosa, per vivere solamente della stessa mia vita, del medesimo mio Cuore, dello stesso mio amore. Venendo io in te nella Santa Comunione, tu vieni a Me, e ciò per potenza dell’amor mio, il quale unendomi a te col cibarti delle stesse mie carni divine, fa sì che ti renda una stessa cosa e sola cosa con Me, ti unisce, t’immedesima, ti trasforma, t’inabissa tutta in Me nel mio stesso Essere divino”.[2].

Pausa di riflessione

Intercessioni

G/. Rivolgiamo con fiducia la nostra preghiera a Gesù, mite e umile di Cuore e diciamo:

T/. Gesù, Pane di Vita, ascoltaci.

  • Signore Gesù, che ci raduni intorno alla tua Mensa per celebrare il Sacramento del tuo Corpo e del tuo Sangue, donaci il tuo Spirito perché la nostra vita diventi un continuo ringraziamento.
  • Signore Gesù, Pane vivo disceso dal cielo, donaci fame di Dio, che è fame di vita, quella vita che va oltre la morte, illuminata dalla presenza di Dio e beatificata della tua stessa gloria.
  • Signore Gesù, l’Eucaristia è il grande Sacramento del tuo amore che da’ continuità al mistero dell’Incarnazione, concedici di vivere per essa il mistero di Betlemme e di Nazareth.

G/. Preghiamo:

Signore Gesù Cristo, che sei Pane vero disceso dal cielo, fa’ che viviamo con la forza di questo Cibo spirituale e nell’ultimo giorno risorgiamo gloriosi alla vita eterna.

Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Canto finale

[1] Paolo VI.

[2] Vol. I, pp. 257-258, Lettera a P. Vincenzo Nardelli, o.p., Palermo 19/12/1900.

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